Come destagionalizzare il turismo nel Cilento
Da pochi giorni si è conclusa la mia esperienza lavorativa presso La casa di Babbo Natale, nel Castello Angioino Aragonese di Agropoli. Sulle pagine di questo giornale ho raccontato le emozioni e la magia dell’ evento. Oggi, però, vorrei soffermarmi su un aspetto importante per tutto il territorio cilentano: la destagionalizzazione del turismo .
Il Cilento, si sa, è una meta ambita durante il periodo estivo, quando, a volte, la domanda è addirittura superiore all’ offerta. Tra Giugno, Luglio ed Agosto veniamo letteralmente invasi e molte attività sono costrette a fare gli straordinari perché è risaputo che poi, d’ inverno, sì lavorerà di meno. Questo processo ha caratterizzato per anni il Cilento. Complici le belle giornate e una maggiore mobilità delle persone, da qualche decennio il flusso turistico può partire già ad Aprile e culminare ad Ottobre, ma con numeri comunque molto inferiori rispetto all’ estate.
Ma la situazione può rimanere davvero così? Dopo 37 giorni all’ interno della Casa di Babbo Natale, visitata da persone provenienti da tutta Italia, posso affermare con decisione che anche d’ inverno il Cilento può essere metà turistica di qualità. Vi chiederete: come? Semplicemente proponendo eventi che richiamino l’ attenzione sul territorio. Il turismo estivo è dettato dalla bellezza dei nostri paesaggi, ma questa peculiarità rimane anche d’ inverno. Ciò che manca, invece, è aguzzare il nostro impegno. La bellezza da sola non basta. Se riuscissimo a creare degli attrattori turistici per ogni periodo dell’ anno, le attività potrebbero lavorare 365 giorni all’ anno, consentendo di selezionare anche il turismo estivo per non essere costretti a lavorare in condizioni di forte stress.
Il compito, oltre che delle Amministrazioni, può essere affidato alle Associazioni che operano sul territorio. Facendo rete, potremmo garantire eventi e servizi che durino nel tempo e diventino il fiore all’ occhiello di un territorio. Basandomi sulla realtà agropolese, posso affermare che, grazie al Settembre Culturale, alle attività natalizie e al Carnevala già si riesce a coprire gran parte dell’ anno. La strada è ancora lunga, lo so. Ma crederci è il primo passo per realizzare.
Facciamo rete e proponiamo attività. Si può fare perché abbiamo già iniziato a farlo.
Aldo Olivieri