Il ruolo dei Social Network nel mondo del turismo
Nel 2022 parlare di social network può sembrare “cosa passata”. Invece, soprattutto nel mondo del turismo, c’è ancora l’esigenza di sottolineare l’importanza e l’influenza che la rete e il social hanno sulle persone. Un fattore sicuramente rilevante è vedere l’aumento di fondi pubblici sulla formazione degli addetti ai lavori per il digitale. Era ora! Si dovrebbe cercare di far capire perché bisogna studiare il social network e perché è importante saperli usare.
Il turismo è economia, l’economia gira grazie alle persone e le persone, oggi, si trovano soprattutto sui social. Qualsiasi esso sia: facebook, instagram, twitter, tiktok, ecc. Cambia il target ma il principio è sempre quello. Mediamente, almeno per 3 ore al giorno, le persone sono collegate in rete, ed è proprio in questo tempo che hanno necessità di navigare, di scoprire. Questo accade perché gli individui hanno fame di contenuti, storie, spunti, idee, recensioni, ma soprattutto hanno voglia di relazionarsi. Tutto gira intorno a questo: la relazione.
Viviamo nell’era del turista “fai da te”, colui che si informa, studia percorsi, legge recensioni, contatta i visitatori che hanno già affrontato quell’esperienza o quell’albergo, colui che ha voglia di organizzarsi autonomamente secondo i propri piacere (e non più quelli indicati dall’agenzia), basandosi comunque su quello che dice il mondo del web. Questo è il motivo principale per cui, noi tutti, aziende e non, dobbiamo renderci conto che esiste anche un mondo digitale e, quindi, una reputazione digitale. Di conseguenza, se non lavoriamo su noi stessi e sulla nostra comunicazione, saranno gli altri a raccontarci. Ragion per cui se non siamo proprio presenti, le conclusioni vengono da sé.
Il web e i social network hanno stravolto le abitudini degli individui e non solo, il percorso di chi si occupa di turismo (ricettività, eventi, accoglienza, cultura ecc.) deve cambiare a sua volta, verso la direzione di un mondo che oggi è pieno di contenuti e affollato di utenti. Un mondo per cui bisogna programmare e lavorare giornalmente. Questo è la nuova era, questo è il turista 3.0.
Aldo Olivieri