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I sapori di un tempo: l’origine della pasta

Ed eccoci qui amici lettori con un altro appuntamento dei sapori di un tempo. Oggi vi vorrei parlare di un alimento indispensabile, ormai da anni nelle nostre cucine: la Pasta. Chi meglio di noi Italiani ha un ottimo rapporto con la pasta..?! È un alimento che piace a tutti e fa parte ormai della nostra “dieta”.

Lo sapevate che la pasta è stata portata in Italia dagli Arabi? La sua origine è molto antica e venne addirittura descritta da Marco Polo nel lontano 1295. Nel suo capolavoro “Il Milione” cita gli spaghetti e ci racconta che venivano consumati addirittura in Cina; molti studiosi hanno confermato che anche in Sicilia, già nell’anno 1100, la pasta era presente, e in alcuni scritti già si parlava della produzione della pasta essiccata. Grazie a queste testimonianze, infatti, sappiamo che, in quel periodo, i sudditi amavano in modo particolare i Maccheroni al sugo dolce (cioè con lo zucchero). Dopo alcuni anni la pasta si diffuse anche a Napoli per le condizioni climatiche più favorevoli. Qui iniziarono a sorgere vari pastifici e si eccelleva nell’arte dell’ essicazione.

All’inizio la pasta veniva utilizzata come dolce. Successivamente, pensarono di servirla anche come un primo piatto, però per condirla utilizzavano solo pepe e formaggio e non il sugo, perché i pomodori venivano considerati pianta velenosa. La cosa buffa, che mi fa sorridere, è che il Re Ferdinando I volle introdurre a corte le abitudini e le pietanze che, con gusto, lui assaggiava nelle taverne, dato che era solito unirsi al popolo; una di queste fu la passata di pomodoro e la pasta. A corte, però, iniziarono a lamentarsi, perché il re volle a tutti i costi che mangiassero quei piatti con le mani come erano soliti fare i lazzari.


Inoltre possiamo immaginare che non vi erano molte norme igieniche. Alcune foto dell’epoca testimoniano che, fino al Seicento, la pasta veniva impastata con i piedi: la farina veniva messa in una grande madia e, a piedi scalzi, alcuni uomini, grondanti di sudore, erano selezionati per questa prima fase di lavorazione.
La pasta, quindi, ha origini molto antiche e, grazie agli Arabi, possiamo gustarla anche noi. A proposito di prelibatezze vi vorrei suggerire una ricetta buonissima.

Ovviamente l’ingrediente principale sarà la nostra amata Pasta.
Ecco a voi i

Fusilli alla Cilentana.

Ingredienti: 600 gr farina di semola, 2litri di passata di pomodoro, 1 pezzi di carne di maiale, 1 pezzo di carne di vitello, 1 pezzo di carne di castrato, 1 uovo, cacioricotta o formaggio caprino, olio evo del Cilento, 200 ml di acqua, aglio, basilico e sale.

Soffriggiamo aglio e olio, aggiungiamo la carne e lasciamola rosolare per bene. Togliamo l’aglio e aggiungiamo la passata di pomodoro che dovrà cuocere per un paio d’ore.

Ora ci occupiamo della pasta. Su una spianatoia mettiamo la farina a fontanella e aggiungiamo l’acqua, l’uovo, l’olio, e il sale. Impastiamo bene e lasciamo riposare un 30 minuti.

Dopodiché, assottigliamo la pasta fino ad ottenere tanti bastoncini e poi sovrapponiamo il ferro sui bastoncini (uno alla volta) e li rotoliamo su un piano per ottenere i fusilli.

Cuociamo, per ,6 -7 minuti, i fusilli in acqua bollente e aggiungiamo anche un filo d’olio per non farli attaccare. Una volta cotti, li scoliamo e li condiamo con il ragù (la carne la possiamo servire anche come secondo), mettiamo qualche foglia di basilico e il cacioricotta e li serviamo, pronti per essere gustati.

Un piatto semplice, buono e pieno di tradizione.
A me piace molto preparare la pasta fatta in casa, mi rilassa. E a voi? Fatemi sapere se eravate a conoscenza che la pasta fosse stata introdotta in Italia dagli Arabi e, soprattutto, fatemi sapere se avete problemi nel fare la pasta in casa così, magari, nel prossimo articolo vi proporrò un video, in modo tale da illustrarvi il procedimento. Alla prossima, amici.

Alessia De Luca.

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