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Lettera di Isabel a Saul

Mio amato Saul,

continuo a vedere il tuo volto così coraggioso e impaurito, così uomo e così ragazzo, ovunque attorno a me.
Mi segue, come un’ombra. Come un mantra, mi parla di ciò che sei e che amo.

Continuo a sentire la tua voce, la tua voce calda e avvolgente, il suono della tua voce, e penso che non avrei difficoltà alcuna a riconoscerla fra mille altre.

Continuo a sognare il giorno in cui non dovremo più avere timore di ciò che abita il nostro cuore.
Ci pensi? Io, figlia di barone; tu, brigante. Noi siamo Francesca e Paolo; noi siamo Giulietta e Romeo. Un amore impossibile. Un amore assoluto.

Non vorrei, Saul, non vorrei che, poi, come loro…
No, sono solo funesti pensieri e fugaci: voleranno via, adesso, via dalla mia mente, come l’onda risospinta dal vento.

Mi manchi, Saul!
Ho bisogno di vederti.
Una sera… una sera… dimmelo tu: quando?
Io ti aspetto!
Ti aspetto nel tempo e nello spazio che tu vorrai.

Per sempre tua,
Isabella.

Mariasole Nigro.

 

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