Il calcio 9 vs 9
Un nuovo format pensato per l’attività di base
La FIGC Salerno, come da indicazione della Federazione Nazionale, ha deciso di organizzare per questa stagione sportiva il campionato di calcio dedicato agli under 14 da disputarsi con squadre composte da nove calciatori in luogo dei canonici undici. Si tratta di un format già sperimentato in altre regioni d’Italia che – a seguito delle difficoltà di organizzazione dei campionati dipese dalla fase successiva al lockdown per la pandemia – ha assunto un ruolo importante nel piano di rilancio complessivo dell’attività calcistica di base. Il regolamento è sostanzialmente lo stesso previsto per il calcio a 11; variano ovviamente il numero dei componenti delle squadre e le dimensioni –ridotte- del terreno di gioco. La decisione di riservare la
scelta esclusivamente all’attività calcistica di base (i campionati che rappresentano il primo passo dei bambini nel mondo del calcio) è suffragata anche da una serie di considerazioni di carattere tecnico. Potendo disputare le gare su un terreno di gioco di dimensioni ridotte, i giovani calciatori riescono a partecipare più spesso in maniera attiva alle azioni di gioco: ciò permette, da un lato, una maggiore confidenza con l’attrezzo- pallone, migliorando di conseguenza la tecnica di base, dall’altro permette
un maggior coinvolgimento anche nelle dinamiche di squadra. La finalità dell’attività sportiva di base (e di conseguenza anche quella calcistica) è il primo luogo il divertimento: risulta evidente che più volte i protagonisti sono attivamente coinvolti nelle dinamiche di gioco è più si divertono. Occorre anche considerare la particolare fase di maturazione che i calciatori attraversano a quell’età, dove l’esigenza di
socializzazione è particolarmente avvertita. Si parla tanto di crisi del sistema calcio (con la Nazionale ancora una volta non qualificata alla fase finale dei Mondiali) quale crisi in primo luogo tecnica: discorso molto complesso che viene da lontano, coinvolgendo in primo luogo la – mancata – formazione tecnica di base che determina, sul lungo periodo, un livellamento verso il basso della qualità del nostro calcio (professionistico ma anche dilettantistico). La decisione della Federazione, inserita in un quadro più ampio, persegue la finalità di dare uno strumento di formazione supplementare ai giovani calciatori: prima degli schemi, della tattica, bisogna allenare la tecnica. Sul punto, in tempi non sospetti si sono pronunciati diversi allenatori di Serie A; fra tutti, Allegri: “il calcio è una cosa semplice, alla fine vince chi è più bravo”.