Le fonti di energia e la tutela dell’ambiente
La vita dell’uomo oggi è fortemente dipendente dall’energia. Pensiamo, per esempio, a quando per qualche guasto o lavoro sulla linea manca l’energia elettrica in casa: siamo totalmente bloccati! Gli elettrodomestici sono fermi, c’è il rischio che le provviste che abbiamo in frigorifero vadano a male, non possiamo ricaricare gli smartphone, non possiamo lavorare: la connessione INTERNET non funziona e anche la carica della batteria del computer portatile non durerà a lungo costringendoci a interrompere le nostre attività. E questo in casa… Nelle aziende è facile immaginare che effettivamente si ferma tutto con enormi danni.
Senza energia non sarebbe più possibile vivere!
Ma l’energia che consumiamo è anche spesso causa di grande inquinamento.
Facciamo quindi un po’ di chiarezza sui termini e sulle differenti tipologie di energia che utilizziamo.
Per fonte di energia si intende qualunque sorgente di energia che può essere utilizzata dall’uomo.
Il Sole è la principale fonte di energia della Terra, che la riceve senza interruzioni sotto forma di radiazioni. Questa energia alimenta i processi vitali vegetali e animali, scioglie i ghiacciai e determina il ciclo dell’acqua, produce i venti, fa crescere le piante che nel corso di milioni di anni si sono trasformate, insieme ai resti di organismi animali, in combustibili fossili, petrolio, carbone e gas naturale.
Dunque, quasi tutta l’energia disponibile sul nostro pianeta deriva direttamente o indirettamente dal Sole: l’energia dell’acqua, l’energia del vento, l’energia delle onde del mare, l’energia chimica dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas naturale) e delle biomasse (per esempio la legna). L’energia che si produce dalle maree deriva invece dalla forza gravitazionale esercitata dalla Luna e dal Sole, mentre l’energia geotermica e quella nucleare derivano dalla Terra.
Le fonti energetiche si possono classificare in diversi modi. Una prima distinzione è quella tra fonti primarie e secondarie.
L’energia fornita dalle fonti primarie è già presente in natura e può essere utilizzata direttamente, senza bisogno di trasformazioni. Sono quindi fonti primarie il Sole, il vento e l’acqua di laghi e fiumi, le onde del mare e le maree, la legna e i combustibili fossili (petrolio, carbone e gas naturale), i combustibili nucleari come l’uranio e l’energia geotermica proveniente dall’interno della Terra.
L’energia fornita dalle fonti secondarie deve essere invece prodotta attraverso la trasformazione dell’energia di una fonte primaria. Ne sono esempi, in primo luogo, l’energia elettrica che viene prodotta in centrali elettriche in grado di convertire gli altri tipi di energia, ma anche la benzina che deriva dal trattamento del petrolio grezzo.
Un’altra classificazione molto importante è quella che si fa trafonti di energia rinnovabilie non rinnovabili.
Sono considerate fonti di energia rinnovabili quelle in grado di rigenerarsi con una velocità pari almeno a quella con cui vengono consumate e che non sono destinate a esaurirsi in tempi paragonabili alla durata della vita umana.
L’utilizzo di questo tipo di energia, nella maggior parte dei casi, non produce danni all’ambiente. Sono energie da fonti rinnovabili l’energia solare, idroelettrica, geotermica, eolica, l’energia proveniente dalle onde del mare e dalle maree e l’energia derivante dalle biomasse.
Sono considerate fonti di energia non rinnovabili quelle destinate a esaurirsi e che per rigenerarsi hanno bisogno di tempi lunghissimi, anche milioni di anni, non paragonabili dunque con la durata della vita umana.
Sono fonti di energia non rinnovabili i combustibili fossili quali petrolio, carbone e gas naturale che si sono formati in milioni di anni, o anche l’uranio da cui si produce energia nucleare. Queste tipologie di energia producono scarti inquinanti e difficili da smaltire, per tale motivola ricerca scientifica e tecnologica sta producendo dispositivi che utilizzano fonti rinnovabili sempre meno costosi e con rendimenti sempre più alti.
Dal rapporto Comunità Rinnovabili di Legambiente del 2020 (sui consumi energetici 2019) emergono dati incoraggianti circa l’uso di energie rinnovabili per la Campania e il Cilento, in particolare.Con 35.709 impianti la Campania si conferma tra le prime 10 regioni italiane con la maggior potenza installata di energie rinnovabili. Il solare fotovoltaico è la tecnologia prevalente seguita dall’eolico.Sono 102 i comuni campani 100% rinnovabili, vale a dire dove le fonti rinnovabili sono in grado di produrre più energia elettrica di quella consumata dalle famiglie residenti: Albanella figura tra i primi 10 comuni più virtuosi per tutte le rinnovabili, Serre presenta la maggiore potenza di fotovoltaico installata rispetto al numero di residentie Vallo della Lucania è al secondo posto per la produzione di mini-idroelettrico.
Nel marzo 2019 è stato siglato un protocollo d’intesa tra l’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per l’attuazione del progetto “New Energy Park Angelo Vassallo”, che mira al raggiungimentodell’autonomia energetica del Parco.
L’obiettivo principale del progetto è quello di massimizzare l’autosufficienza del territorio dal punto di vista energetico attraverso il risparmio energetico, la riduzione dell’uso delle fonti fossili o non rinnovabili di altro genere da parte delle strutture dell’Ente Parco e delle strutture appartenenti agli Enti pubblici compresi nell’area Parco e il sostegno, in generale, all’uso di energie rinnovabili sul territorio da parte dei cittadini. Per raggiungere gli obiettivi c’è bisogno di:
- promuovere azioni di sensibilizzazioneper il risparmio energetico come l’introduzione di apparecchiature e/o tecnologie ad alta efficienza, come ad esempio LED, lampade fluorescenti a basso consumo;
- sostenere le azioni volte alla promozione ed uso delle fonti di energia rinnovabili e quindi all’installazione di pannelli fotovoltaici, di impianti di mini-idro (ad esempio nella riqualificazione di mulini, masserie ed edifici che ricadono negli interventi finanziati dal Parco o nella riabilitazione di vere centrali idroelettriche dismesse), di mini-eolico, all’utilizzo della biomassa in modo efficiente, del biogas e dei bio-combustibili.
Ci auguriamo che nel giro di pochi anni si possa realizzare questo progetto di autosufficienza del territorio cilentano dal punto di vista energetico per avere un ambiente sempre più pulito e nell’ottica di uno sviluppo sostenibile.
Ernesta De Masi