festa della donna – 8 marzo
Il significato della Festa è quello di ricordare le conquiste politiche, sociali ed economiche della donna e le violenze che esse hanno subito nel corso della storia. Tale festività risale ai primi del Novecento. Si pensava, erroneamente, che la scelta del giorno ricadesse proprio l’8 marzo a causa di un incendio avvenuto all’interno di un’industria tessile nella quale erano rimaste uccise le operaie che vi lavoravano. Sembra però che questo non sia il reale motivo. La Giornata Internazionale della Donna si celebra, infatti, l’8 marzo per quello che avvenne a San Pietroburgo nel 1917. In tale giorno, le donne si riversarono per le strade manifestando con forza la fine della Prima Guerra Mondiale portando alla caduta dello Zarismo. Il motivo per il quale si regala la Mimosa è invece da attribuirsi al fatto che essa fiorisce proprio ai primi di marzo ed, oltre ad avere un costo ridotto, è caratterizzata da un acceso colore giallo che esprime gioia, forza e vitalità.
Sono la strega in cima al rogo
Una farfalla che imbraccia il fucile
Una regina senza trono
Una corona di arancio e di spine
Sono una fiamma tra le onde del mare
Sono una sposa sopra l’altare
Un grido nel silenzio che si perde nell’universo
Sono il coraggio che genera il mondo
Sono uno specchio che si è rotto
Sono l’amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio
Sono le quinte di un palcoscenico
Una città, un impero
Una metà sono l’intero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L’illusione che ti incanta
La risposta e la domanda
Sono la moda, l’amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia
Sono negazione e orgasmo
Nascosta dietro a un velo
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo
Valgo oro e meno di zero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro
Con le scarpe e a piedi nudi
Nel deserto e anche nel fango
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova
Sorella, amica mia io ti do la mia parola
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Mi chiamano con tutti i nomi
Con tutti quelli che mi hanno dato
E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!
Questo è il testo della canzone “Mariposa” cantata da Fiorella Mannoia nell’ultimo Festival di Sanremo. Come dice stesso la Mannoia: “È un brano di orgoglio femminile. Io lo vedo come un manifesto, poi non so se lo diventerà. C’è l’orgoglio di appartenere all’altra metà del cielo. Siamo in un momento in cui le donne stanno finalmente prendendo coscienza della propria emancipazione. Il brano è una carrellata nella storia: nel bene e nel male, noi siamo tutto questo.”
La Mannoia è stata sempre in prima linea nella lotta all’emancipazione delle donne, lo dimostra questa canzone ma anche le sue tante iniziative.
Questa canzone dal titolo Mariposa che significa appunto farfalla è un inno ad essere libere di volare come le farfalle e di brillare come un diamante che con le sue mille sfaccettature tra luci e ombre crea bellezza e come dice la Mannoia in un’altra sua canzone: “Siamo così, dolcemente complicate” ed è questo che ci rende uniche.
Anche nella storia dell’arte ci sono donne che sono ricordate nel tempo per il loro volto e per la loro storia, che con il loro piccolo hanno creato un passo per il cambiamento verso l’emancipazione della donna.
Buona festa della donna ma non solo l’8 marzo ma tutti i giorni ricordandoci di splendere.