i concerti di flatlandia second winter edition
La composizione del titolo di questa rassegna musicale muove i suoi passi dalla convinzione che ancora oggi, nonostante i mezzi a nostra disposizione, si fa poco per portare tra i cittadini delle aree periferiche del Mezzogiorno un messaggio musicale che ispiri curiosità verso la musica in generale e più specificamente per tante composizioni classiche che sono il sale di una crescita armoniosa della mente umana. Le giovani generazioni vanno educate al bello, all’armonia della natura, ai suoni del creato, al mutare dei giorni e delle aspettative, solo in questo modo otteniamo una civiltà cosciente della propria condizione elevata e protagonista di un mondo più sano, più giusto.
Nel racconto di Flatlandia c’è una prima parte in cui il narratore descrive un mondo bidimensionale e gli abitanti di questo mondo sono delle figure geometriche che si muovono su un piano che per loro è l’universo. Il narratore è uno degli abitanti, e nella fattispecie è un quadrato.
Nella seconda parte del racconto il quadrato racconta il suo incontro con una sfera proveniente da Spacelandia (il mondo a tre dimensioni) che lo illumina sulla presenza della terza dimensione. In seguito il quadrato racconta di come gli abitanti di Flatlandia abbiano reagito al suo tentativo di illustrare la presenza di una terza dimensione.
Il protagonista nel racconto non si ferma ad un mondo a tre dimensioni, e, riprendendo gli allora recenti lavori di Riemann, teorizza mondi a più dimensioni che aspettano solo di essere scoperti con gli occhi della mente.
Infatti, pur avendo la sfera iniziato il quadrato al mondo delle tre dimensioni, quando il quadrato congettura la presenza di mondi con quattro, cinque, sei, ecc. dimensioni, la sfera lo zittisce affermando che il mondo ha solo tre dimensioni e non ne può avere più di tre. Quindi il maestro si dimostra più miope dell’allievo e non riesce ad elevare la sua mente oltre i suoi sensi in un primo momento. Nonostante questo, in un secondo momento gli appare nuovamente affermando che effettivamente è possibile proseguire all’infinito nella ricerca di altre dimensioni.
I tre concerti di musica classica, prendono spunto da queste affermazioni per ribadire che l’universo musicale non ha confini, che la partitura viene eseguita oltre che con bravura tecnica anche esprimendo un motus dell’anima, dove il confine è labile, incerto, lascia aperta la via ai sentimenti, alle personali sensibilità.
I tre incontri musicali sono previsti presso la sede del Museo Digitale – Biblioteca Archivio della Fotografia Mediterranea in via G. B. Riccio n .4/5 a Torchiara, nell’ambito delle attività culturali condotte nell’arco dell’intero anno dall’Associazione Cilento Domani Arte e Cultura Mediterranea APS, proprietaria del Museo – Biblioteca.
Gli appuntamenti sono:
Domenica 22 dicembre 2024 Ore 18,30
“Colori Sonori”
Angelo Ruggieri
flauto
Giuseppe Del Plato
Chitarra
Domenica 29 dicembre 2024 Ore 18,30
“20 dita: classica, jazz e …”
Stefania De Santi
Giusy Famiglietti
duo pianistico a quattro mani
Domenica 26 gennaio 2025 Ore 18,30
“Une soirèe chez Mr. Vines”
Francesca De Filippis
chitarra
direzione artistica Stefania De Santi
L’ambiente scenografico in cui sono costruiti gli appuntamenti, la storia stessa dell’antica casa di campagna, oggi adibita a luogo di cultura, la presenza di musicisti desiderosi di trasmettere le loro sensazioni coinvolgeranno il pubblico presente e si otterrà l’atteso risultato.
Esperienza positiva, organizzazione precisa e puntuale, che non trascura i dettagli, di sicuro un evento da ripetere negli anni. Risalto verrà dato, attraverso la comunicazione, i media e l’ intervento di presentazione, alla Regione Campania Assessorato Cultura e Turismo ed al Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano Alburni che hanno reso possibile la realizzazione concreta della nostra rassegna “ I Concerti di Flatlandia” seconda edizione 2024.